Appennino tosco-emiliano
Data escursione: 2 Febbraio 2021Vetta: Balzo delle Rose - 1.741 m
Organizzata: Privatamente
Difficoltà:
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Il fianco occidentale del Balzo delle Rose è attraversato dalla “Strada Ducale”, fatta costruire fra il 1819 ed il 1823 per volere soprattutto di Maria Luisa di Borbone, duchessa di Lucca. Serviva una via di comunicazione col ducato di Modena senza dover attraversare i territori del Granducato di Toscana con cui non esistevano buoni rapporti. Nonostante fosse stata costruita a regola d’arte e con pendenze modeste, la via non ebbe grande successo. Infatti essa superava il crinale appenninico ad un valico troppo elevato, spesso ingombro di neve. (lerottedelmerlo.it)
Il valico di Foce Giovo, 1664 m, si apre tra la catena appenninica del Giovo-Rondinaio e quella dell’Alpe Tre Potenze, così denominata dal fatto che segnava il confine fra tre antiche potenze, ovvero il granducato di Toscana ed i ducati di Lucca e Modena.
A Dogana Nuova, un paio di chilometri dopo Fiumalbo per chi proviene dalla pianura modenese, si svolta a destra sulla strada in salita che porta a Rotari (indicazioni per Tagliole). Al valico della Fiancata, 1358 m, presso una piccola cappella, si può lasciare l’auto ed iniziare l’escursione sulla strada ducale.
La strada forestale è evidente sulla sinistra nonostante sia sotto un metro circa di neve. Calziamo subito le racchette. Essa si snoda nel bosco rado che consente alla vista di spaziare comunque in direzione della sottostante valle di Tagliole, che conduce al Lago Santo modenese, e sul massiccio del monte Cimone, la più alta cima dell’appenino tosco-emiliano.
In poco meno di un’ora, con andatura molto tranquilla, si tocca quota 1510 m dove la strada ducale si biforca: a sinistra scende verso la località Case di Coppi in val di Luce ed a destra sale con pendenza modesta verso il valico di Foce Giovo.
Abbandonando la strada, procediamo diritto verso la cima ben visibile seguendo alcune tracce scialpinistiche. La salita si fa più impegnativa ma, man mano che si sale, il panorama diventa sempre più vasto.
Dalla cima, raggiunta in ore 1,45 dalla partenza, guardando verso sud alla nostra destra si presenta il crinale con la cima dell’Omo, il Giovo ed il Rondinaio; di fronte quello delle cime Femmina Morta, l’Alpe Tre Potenze ed il monte Gomito; a sinistra il passo dell’Abetone sovrastato dal solitario monte Cimone e dal crinale del Libro Aperto, cima Tauffi ed I Balzoni. In lontananza è possibile individuare il gruppo montuoso del Corno alle Scale.
Per il ritorno la carta escursionistica suggerisce il percorso sul sentiero 515 che, transitando sulla cresta occidentale del Balzo, riporta alla strada ducale. Naturalmente non ci sono tracce sul manto nevoso immacolato. La discesa tuttavia non presenta difficoltà: mantenendoci sul bordo della dorsale raggiungiamo senza problemi il tracciato della strada che seguiremo in falsopiano verso destra fino alla biforcazione abbandonata in salita.
Dal bivio appena raggiunto si ripercorre la strada ducale fino al valico de La Fiancata ed all’auto parcheggiata. (Ore 2,15 dalla vetta)
Profilo altimetrico
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.