Appennino tosco-emiliano
Data escursione: 8 Gennaio 2021Vetta: Rifugio Duca degli Abruzzi - 1.787 m
Vetta: Passo della Calanca - 1.732 m
Vetta: Monte Spigolino - 1.827 m
Organizzata: Privatamente
Difficoltà:
Ripetizione di una escursione effettuata nel 2005, ad inizio primavera.
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La conca del Corno alle Scale, delimitata ad est da La Nuda (m 1828), a sud-est dal Corno alle Scale (Punta Giorgina, m 1945), a sud dal Cupolino (m 1852) e ad ovest dallo Spigolino (m 1827), rappresenta un’ottima meta escursionistica sia d’estate (favolose distese di bassi arbusti di mirtillo) che d’inverno od inizio primavera quando, in annate particolarmente favorevoli per l’innevamento, il manto nevoso permette deliziose escursioni a diversi livelli di difficoltà.
Negli unici due giorni di inizio gennaio 2021, classificati, a causa della pandemia, in zona gialla per la regione Emilia-Romagna, ci siamo portati nella conca del Corno alle Scale dopo alcuni giorni di forti nevicate.
Lasciata l’auto nel parcheggio dello Chalet (1471 m) e calzate immediatamente le ciaspole abbiamo raggiunto il rifugio Duca degli Abruzzi ( 1787 m, aperto) avvolto in una gelida morsa di ghiaccio. In poco più di un’ora dal parcheggio, salendo dapprima a bordo pista di discesa fino a quota 1650 metri circa, abbiamo affrontato poi liberamente la salita finale fino al rifugio.
Bellissima giornata di sole ed abbastanza fredda, nonostante le brutte previsioni atmosferiche.
In breve, dal rifugio si scende nella conca del lago Scaffaiolo, coperta di neve; si transita nei pressi del bivacco omonimo per affrontare il sentiero 00 del crinale appenninico in direzione ovest per il passo della Calanca e l’ultima ripida salita alla cima dello Spigolino (ore 1,00 dal rifugio).
In cima, rispettando la distanza
Il ritorno segue fedelmente il tracciato dell’andata fino al parcheggio (ore 1,30 dalla cima).
Nonostante la bellissima giornata di sole, abbiamo verificato la pericolosità della nebbia improvvisa, ossia la formazione di grosse nuvole che possono abbassarsi repentine sul sentiero di cresta fino ad invadere il crinale e la vasta conca del Corno e ridurre notevolmente la visibilità per poi scomparire, a volte, in breve tempo.
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.