Sengio Alto (Carega-Pasubio)
Data escursione: 20 Novembre 2021Vetta: La Sisilla - 1.621 m
Organizzata: Privatamente
Difficoltà:
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Il Sengio Alto è un sottogruppo delle Piccole Dolomiti, orientato da nord a sud, fra il passo Pian delle Fugazze (1162 m) e il passo di Campogrosso (1464 m), linea di confine fra Italia ed Austria fino al 1918. Può considerarsi come gruppo montuoso di collegamento tra il Pasubio a nord ed il Carega a sud.
Si presenta come un breve linea montuosa di carattere dolomitico il cui versante orientale è particolarmente ripido e dirupato ma facilmente attraversabile grazie alla vecchia strada militare della Prima Guerra Mondiale. Quello occidentale invece scende più dolcemente tra prati e boschi sottostanti verso la valle delle Trenche. Due strade forestali, non aperte al traffico automobilistico, corrono ai piedi del Sengio Alto: quella delle Sette Fontane sul versante ovest e la strada militare del Re su quello orientale, parzialmente interrotta da una vecchia frana sotto le cime dei Tre Apostoli.
Il passo Pian delle Fugazze costituisce il punto di partenza ed arrivo di questo bellissimo giro ad anello. Al passo si taglia a sinistra, in direzione est, per malga Cornetto ed Ossario del Pasubio su strada aperta al traffico automobilistico fino all’Ossario. Superatolo, la strada militare del Re volge a sud con scarso dislivello ed al cospetto delle ripide pareti del crinale tra i monti Cornetto e Baffelan. In prossimità di un secco tornante la strada si interrompe a causa della vecchia frana che viene ora superata tramite il ponte sospeso AVIS di recente costruzione.
Si continua ancora sulla carrareccia militare per abbandonarla temporaneamente, nei pressi di malga Baffelan (1460 m), transitando per breve scorciatoia su prato. Si continua nuovamente su strada superando un dosso (1480 m circa) per scendere brevemente in direzione del passo Campogrosso e del rifugio omonimo (1443 m), al cospetto della verticale parete della Sisilla, nostro prossimo obiettivo.
Breve, ripida salitella, facile ma non banale, per raggiungere la cima che domina Campogrosso.
Il panorama è davvero grandioso.
Sulla vetta, ad attenderci, una Madonnina, che osserva l’amplissimo panorama sui colli e la pianura vicentina. Un sentierino aggira la parete a nord ovest e permette di salire agevolmente alla cima che verso il passo Campogrosso rivolge una bella parete di un centinaio di metri, giusto quello che serve per considerarla una comoda palestra di roccia. (magicoveneto.it)
Il sentierino parte, indicazioni, qualche centinaio di metri dopo aver imboccato la mulattiera per malga Boffetal (sentiero 170-E5). A metà salita si trova una caratteristica postazione della Grande Guerra e poche decine di metri prima della vetta una trincea restaurata con ricovero. L’ultima decina di metri per raggiungere la rocciosa cima è agevolata da una catena di ferro con passaggi aerei ed un po’ esposti. (Ore 3 dal Pian della Fugazze)
Ritorno alla mulattiera e proseguimento per malga Boffetal. Dopo aver superato quota 1523 m dell’Alpe di Campogrosso si perviene alla malga (ore 1 dalla cima della Sisilla) dove ci concediamo una lunga sosta per godere della stupenda giornata di sole. Per il rientro al Pian delle Fugazze sarà necessaria una ulteriore ora di tempo.
Profilo altimetrico
Nell’osservanza della recente consuetudine di combinare l’aspetto escursionistico con quello turistico, e potendo contare ancora su un margine accettabile di luce diurna, si decide di visitare il Sacrario del Pasubio, anche noto come sacello-ossario del Pasubio, monumento dedicato ai caduti della prima guerra mondiale.
Venne inaugurato nel 1926, per iniziativa della Fondazione “3 novembre 1918 pro combattenti della 1° armata”, per contenere le spoglie dei soldati, italiani ed austriaci, caduti nell’area del monte Pasubio durante la prima guerra mondiale. Si trova a circa 2 km da Pian delle Fugazze, collegato al passo stesso dalla diramazione della ex strada statale 46, sul promontorio del Colle di Bellavista che domina la vallata del Leogra, proprio sotto il monte Cornetto. (http://www.ossariodelpasubio.it/)
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.