Cima del Frate

GRUPPO DI RAVA-CIMA D’ASTA
Cima del Frate 2.351 m
Escursione organizzata privatamente
Organizzata privatamente
Inizio settembre 2017
Difficoltà:
Escursionisti Esperti EE
Escursionisti Esperti
Traccia GPS
Scarica traccia GPS in formato GPX, GDB e KMZ
      1. Tema di Chiara
Il gruppo di Rava è una zona selvaggia e poco frequentata, con aspri contrafforti rocciosi punteggiati di piccoli laghetti.  La zona più caratteristica è la cima del Frate, colossale monolito di granito che prende il nome dalla sua curiosa forma. Cima del FrateSulla cresta omonima sono evidenti tracce della Grande Guerra con trinceramenti, grotte, gallerie, camminamenti e scalinate nella roccia.
Dalla superstrada della Valsugana si seguono le indicazioni per Strigno. Oltrepassato il paese di Bieno e lasciato sulla destra il laghetto di Pradellano, in prossimità di una curva con indicazione Drio Silana-camping Lagorai, si segue a sinistra una stradina asfaltata che prosegue oltre il campeggio fino in località Spiado (1300 metri circa). Nei pressi di un pianoro con bassa costruzione ristrutturata si gira a sinistra per stradina sterrata dove si parcheggia poco oltre. Seguire indicazioni “Tesino Bike”. Io ed il Frate

Inizialmente il percorso avviene su lunga forestale (segnavia 365) con pendenza modesta, fino alla malga Fierollo di sotto (1482 m). Si prosegue sul sentiero 366 per prati fino a raggiungere malga Fierollo di sopra (1747 m) e quindi, per tratti di strada militare, si perviene nei pressi della conca dei laghi di Bela Venezia (m. 1967) (appena visibili) con annesso ricovero.
Poco oltre, il sentiero 366 incontra il 369 che proviene dal passo Fierollo. Poco prima della forcella Fierollo si devia a destra sul segnavia 366B in direzione della cima del Frate, risalendo pendii erbosi con piccole placche di granito fino al colossale pilastro di granito che caratterizza la cima e la rende unica. (ore 3 e 15 dal parcheggio).

Trincea di cima Si riprende poi il cammino lungo suggestivi camminamenti, trincee e scale militari scolpite nella roccia, che salgono e scendono in cresta nella direzione del passo Tombolin (2340 m, 45 minuti dalla cima) avvalendosi, ogni tanto, di cordini di sicurezza.Scalinate del Tombolin

Al passo Tombolin affrontiamo l’unico problema di orientamento, non per mancanza di visibilità ma per discordanza tra la mappa Kompass in nostro possesso e la segnaletica verticale danneggiata. L’ottima visibilità ci suggerisce la discesa, segnalata, in direzione del lago Grande tralasciando la numerazione, dipinta su roccia, che indirizza invece su un tracciato che la nostra mappa identifica con il 332B.

Lago GrandeLa discesa dal passo, tra gigantesche placconate di granito, è ripida e richiede attenzione fin quasi al lago Grande (2125 m) con le sue ampie e pianeggianti rive pratose e sabbiose; un posto ideale per la sosta in un vero angolo di paradiso. Si transita poi, continuando a scendere, sul fianco del ripido costone della Corona di Rava, nuovamente su tratti di strada militare e, attraversando l’impluvio di alcuni torrentelli che scendono dal lago Grande, si raggiunge malga Rava di sopra (2030 m). Il sentiero 366 indirizza per la val di Rava dove si incontra un ulteriore bivio tra il sentiero 332 che sale dal fondovalle (Bieno) e la direzione per la ristrutturata malga Rava di sotto (1671 m, ore 2 dal passo Tombolin).Malga Rava di sotto

Nei pressi di Malga Rava di sotto il paesaggio si fa grandioso: dai prati si alzano curiosi mucchi di pietre, opera dei pastori che li ammassavano così per facilitare il pascolo e lo sfalcio del fieno. Ormai prossimi al limite della vegetazione ad alto fusto, il sentiero 365 riporta, con alcuni fastidiosi saliscendi, verso malga Fierollo di sotto, visitata al mattino, e la località Spiado, dove abbiamo parcheggiato. (ore 1,15 da malga Rava di sotto)

Profilo altimetrico

Se si esclude la segnaletica verticale, frequente ed utilissima quando non è danneggiata, a mio avviso quella tradizionale (segni bianco-rossi dipinti sulle rocce) è un pò carente poichè non riporta mai la numerazione del sentiero che si sta percorrendo. Indispensabile risulta pertanto la consultazione della cartina dei sentieri.

 

 

 

Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.

Mappa Google

Mappa della cima:

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