Corno Battisti

PREALPI TRENTINE
Corno Battisti 1761 m
Monte Spil                1703 m
Escursione organizzata privatamente
Organizzata privatamente
estate 2014
Difficoltà:
Escursionisti Esperti Attrezzato EEA
Escurs. Esperti Attrezzato
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      1. Requiem for a dream - Clint Mansell
 Il Corno Battisti, già Corno di Vallarsa, è una cima del massiccio del Pasubio, nel gruppo delle Prealpi vicentine, ma amministrativamente in territorio trentino. Si tratta di una cima scabra e piuttosto imponente nel paesaggio circostante, che spicca dalla sottostante Vallarsa. Non di particolare importanza alpinistica, riveste invece grande rilevanza storica.

Fabio Filzi e Cesare Battisti prigionieri.

In origine sotto il controllo italiano, durante la Strafexpedition del maggio 1916 Il Corno di Vallarsa ritornò in mano austriaca e vi rimase anche dopo il parziale ritiro dovuto al fallimento dell’offensiva nel giugno successivo. La notte del 10 luglio 1916, l’esercito italiano tentò un’offensiva per riappropriarsi del torrione che offriva un’ottima posizione sulla zona sommitale del Pasubio. L’azione prevedeva l’intervento del battaglione alpino Vicenza, guidato dal tenente Cesare Battisti e dal sottotenente Fabio Filzi, che si impadronì della cima. Dopo una lotta all’ultimo sangue furono catturati Cesare Battisti e Fabio Filzi, l’uno originario di Trento e l’altro di Pisino d’Istria (ma residente a Rovereto), quindi all’epoca austriaci di nascita. I due vennero processati e giustiziati come traditori due giorni dopo nel castello del Buonconsiglio a Trento.(wikipedia.org)

Clicca per ingrandireEscursione ad anello sul Corno Battisti (10,3 km) con partenza dal paese di Valmorbia in Vallarsa, salendo per il sentiero attrezzato Franco Galli e transitando per le gallerie scavate dai soldati italiani sotto la cima del monte durante il primo conflitto mondiale.

 

Clicca per ingrandireDa Valmorbia si raggiunge località Tezze (723 m) dove si può parcheggiare l’auto. Si continua su strada sterrata fino al termine dei prati dove, a quota 781, devia a sinistra il sentiero 123 per il monte Spil, che noi percorreremo al ritorno. Si prosegue sulla destra, sul sentiero 122 che non dà respiro, toccando prima i prati di malga Trappola (1316 m) e poi la selletta omonima (1405 m) dove confluisce il sentiero 122b che sale da Anghebeni.

Clicca per ingrandireDalla sella il percorso devia a sinistra e presenta presto tratti più impegnativi, due dei quali sono attrezzati con corda fissa, e passaggi in galleria. Giunti nei pressi dell’elevazione denominata “Cappello di Pulcinella“, splendido punto di osservazione, se ne può raggiungere in breve la sommità deviando dal percorso. Arrivati alla base della parete occidentale del Corno Battisti, il sentiero diventa un susseguirsi di basse gallerie, scale con gradini in roccia alternati a tratti di boscaglia e traversi su erba e ghiaia. Clicca per ingrandire

Si entra quindi nella ripida, lunga, umida e buia galleria denominata “Bocca di Leone” preceduta dal fregio a ricordo della 33° Compagnia Minatori e della 160° Compagnia Zappatori. Clicca per ingrandireQuesta galleria costituisce la parte interna più lunga del sentiero attrezzato Franco Galli. Essa risale all’interno della montagna ed è servita da un cordino di sicurezza; incontra dapprima una cisterna con lo stemma della 127° Compagnia Zappatori, successivamente un Posto di Medicazione a sinistra e a destra il “Pozzo della Carrucola“, che serviva originariamente per calare di materiale di scavo ed ora lo si può percorrere in discesa poichè attrezzato con cordino e gradini di ferro. Clicca per ingrandire

Alla base del pozzo si esce nuovamente all’aperto sul sentiero che porta verso la cima del Corno Battisti, raggiungibile in una quindicina di minuti. (Ore 3,30 da Tezze)Clicca per ingrandire

Dalla cima, si scende in breve alla Selletta Battisti (1740 m) dove dove furono catturati i due irredentisti, caratterizzata dalla presenza di due lapidi ed un altare. Clicca per ingrandire

Si prosegue sul sentiero 119b, quasi pianeggiante ma stretto e fortemente esposto sulla sinistra. In poco meno di 30 minuti è raggiungibile il valico del Menderle (1679 m) dal quale si diparte il sentiero 123 che riaccompagna a Valmorbia. Prima di intraprendere la discesa, una breve disgressione permette di raggiungere la piatta e verde radura del monte Spil, coperta da una selva intricata di mughi.

Clicca per ingrandireIl sentiero 123 verso Valmorbia scende con notevole pendenza transitando, su fondo sassoso, sotto i contrafforti rocciosi del monte Spil (branco di camosci) per poi proseguire, con pendenza più discreta, su sentiero boschivo meno accidentato fino ad incrociare quello dell’andata ed arrivare al parcheggio. (ore 2,40 dalla cima del Corno)

(Riferimenti alla guida: Itinerari Pasubio-Carega delle Sezioni Vicentine del C.A.I.)

Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.

Sella di Trappola : clicca per aprire la foto Galleria e Cappello di Pulcinella : clicca per aprire la foto Segnale trigonometrico di cima : clicca per aprire la foto Galleria di guerra : clicca per aprire la foto Fregio galleria Bocca di Leone: clicca per aprire la foto Selletta Battisti : clicca per aprire la foto Valico di Menderle : clicca per aprire la foto Contrafforte del monte Spil : clicca per aprire la foto

Mappa della cima:

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