1. The Piano - Michael Nyman
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2004 – difficoltà = E
Il trekking all’isola d’Elba si è rivelato una piacevole esperienza confermando le aspettative che, in cuor nostro, avevamo riposto. L’ascensione, che ha toccato la massima elevazione dell’isola, ci ha regalato emozioni fortissime offrendoci panorami mozzafiato, insoliti per chi frequenta abitualmente mete a latitudini più settentrionali e normalmente più elevate. La natura rigogliosa, ancora poco contaminata da rifiuti urbani (l’Elba è notoriamente molto frequentata a livello del mare) spazia, in funzione del versante orografico, da pinete ombrose a boschi di lecci e centenari castagni, da vaste macchie di ginestre e biancospini in fiore a piante di agavi e fichi d’india. E poi l’incredibile varietà dei verdi che ammantano la montagna che incombe: il verde marroncino dell’erica arborea e quello chiarissimo delle nuove foglie del castagno; il verde cupo del leccio e quello delle mille tonalità della macchia che vanno a fondersi a poco a poco con le prime rocce granitiche che preannunciano una maggior difficoltà del sentiero ed un aspetto più aspro e desolato dell’ambiente montano. (Liberamente ispirato a: Elba tutta natura)
Percorso disegnato su mappa Google Earth: in viola-verde = a/r 2004; in rosso-giallo = a/r 2010. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto (solo relative all’escursione del 2010). 2010 – difficoltà = EE Il dolce profilo boscato del monte Perone, punto di partenza dell’escursione, confluisce nell’aspra e seghettata cresta de Le Calanche che, insieme con quella de Le Filicaie, chiudono la vista della cuspide piramidale del monte Capanne a chi proviene da Campo nell’Elba. Nel punto in cui la strada provinciale n. 37, che congiunge le località di S. Piero e S. Ilario in Campo con quella di Poggio (Marciana), taglia il profilo del monte Perone (quota 620 metri circa) ha inizio l’escursione, compiuta in compagnia del giovane amico bielorusso Artsem, mio ospite da cinque anni durante il periodo estivo. Il sentiero n. 5, detto anche santuario delle farfalle, attraversa in lieve salita una bellissima pineta. Superato un primo bivio con il n. 7, che tralasciamo, si perviene dopo circa mezz’ora dalla partenza ad un secondo bivio con il sent. 00, segnalato per escursionisti esperti. Il numero 5 prosegue in discesa verso destra e noi lo utilizzeremo per il ritorno; a sinistra invece imbocchiamo il numero 00 che ci porterà sulla più alta elevazione della catena de Le Calanche (908 m) e quindi il discesa, attraverso Le Filicaie, ad una insellatura (circa 820 m) da cui si riparte in salita alla volta della vetta del Capanne (circa 2,30 ore dalla partenza). Dopo una breve sosta per ammirare il panorama, davvero notevole, e percorrendo dapprima un sentiero di raccordo (n. 1-2), si ritorna sul sentiero originario (il n. 5) che con ampio giro sui fianchi del Capanne, de Le Filicaie e de Le Calanche ci riporta sul crinale del Perone ed al punto di partenza (poco meno di due ore dalla vetta). |
Mappa della cima:
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