Monte Summano

Prealpi venete vicentine 

Privatamente

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Il monte Summano è la prima montagna che si vede percorrendo l’autostrada Valdastico verso Piovene Rochette. E’ caratterizzata da una doppia cima, simile alle gobbe di un cammello. Interessanti gli aspetti storici per le tracce dell’ultima linea di difesa italiana approntata per fermare la Strafexpedition. Ma i motivi principali di interesse sono naturalistici e paesaggistici. Sulla cima, svetta un’imponente croce in cemento con un Cristo in acciaio in una posa un po’ insolita, con una mano alzata: sembra un saluto ed un augurio rivolto all’escursionista arrivato fin lassù!

Crinale del Summano da Velo d’Astico

Il Summano costituisce l’ultima propaggine orientale che si stacca dalla dorsale del Pasubio a formare la catena dei monti Rione, Priaforà, Novegno e Summano. Un grande cuneo che si protende tra la piana di Schio-Thiene e la val d’Astico.
Gli orizzonti che si possono godere sono davvero magnifici. Si potrà osservare tutta la pianura vicentina, la catena dei colli Vicentini fino al Carega ed al Pasubio, l’altopiano del Tretto di Schio a sud e, verso nord, la val d’Astico, Tonezza, l’altopiano dei Fiorentini e di Asiago fino al monte Grappa. Abbastanza impressionanti, in alcuni punti, sono le visioni verso nord che precipitano con ripidi salti di roccia.
Appena sotto la vetta si trova il Santuario della Madonna del Summano, snodo di sentieri che salgono da Piovene Rocchette e Santorso. (magicoveneto.it)

Tipo di escursione: ad anello compiuta in senso antiorario.

Sentieri: CAI 463 dal parcheggio al passo Colletto Grande (885 m); CAI 462A dal passo alla cima del Summano attraverso il sentiero delle creste; CAI 462 + 463A dal piazzale Belvedere (1224 m, con antenna -ripetitore, presso il santuario della Madonna del Summano) al parcheggio.

Tipologia di sentieri: CAI 463, breve tratto di strada cementata fino a contrada Lauri (624 m) + sentiero E (per escursionisti) ; CAI 462A, sentiero delle creste EE (per escursionisti esperti); CAI 462, sentiero per EE , ripido ed impegnativo per la presenza di un folto strato di foglie secche su terreno sassoso, nel settore nord della catena fino al capitello della Madonna (750 m circa); CAI 463A, sentiero per E, in discesa verso contrada Lauri + breve stradina cementata.

Mappa Kompass

Considerazioni: escursione abbastanza impegnativa, con difficoltà EE (per escursionisti esperti), dislivello complessivo intorno ai 1000 metri, lunghezza dell’itinerario di circa 10 chilometri e tempi intorno alle 6 ore (nostro caso), soste escluse.

Partenza ed arrivo: parcheggio, posti molto limitati, presso la colonia Elioterapica di Montebello (590 m) in località Burini (comune di Velo d’Astico). Dal casello di Piovene Rocchette (autostrada A31), si seguono le indicazioni per Velo D’Astico. Arrivati alla frazione di Meda (5 km circa dal casello autostradale) si lascia la strada provinciale per risalire a sinistra verso località Noni per poi continuare in direzione Prola. Dopo un paio di chilometri si perviene in località Burini: seguire le indicazioni per la Colonia, risalendo la strettissima stradina cementata per poche centinaia di metri.

Profilo altimetrico

Osservazioni: l’itinerario risulta piacevole e non eccessivamente impegnativo da percorrere fino alla vetta, nonostante l’esposizione sul sentiero delle creste, ma ostico nella lunga discesa dal piazzale Belvedere fino al capitello della Madonna, nel versante nord della montagna. Cima molto frequentata, seppure in giorno feriale, data la possibilità di salire al santuario, appena sotto la vetta, mediante stradina asfaltata che parte dal passo Colletto Grande. Poco frequentato invece il sentiero 462 ma soggetto a puntuale manutenzione (alcuni passaggi attraverso frane recenti) e ben segnalato. Il tratto tra la cima ed il piazzale Belvedere, luogo d’inizio del sentiero 462, non è facilmente intuibile, a nostro parere, poichè il cartello CAI di vetta indirizza verso il santuario (chiuso) e pertanto non visitato. Infine il sentiero 463A, che percorre in falsopiano un’ombrosa macchia boschiva, necessiterebbe di segnaletica più attenta per raggiungere contrada Lauri.

Cengia sul sentiero delle creste (foto di Fabio)

Relazione: dal parcheggio si segue la strada cementata fino a contrada Lauri per svoltare successivamente a destra, ad un primo bivio, in direzione del passo Colletto Grande che si raggiunge dopo un’ora e 15 minuti dalla partenza. Al passo, indicazione CAI per il sentiero delle creste; il sentiero è molto panoramico ed esposto sulla val d’Astico, con diversi saliscendi ed un ultima ripida salita fino alla vetta (ore 2,30 da Colletto Grande).

Sul sentiero delle creste

Dopo una lunga sosta in vetta si riprende l’escursione in direzione del santuario, non visitabile (informazione raccolta in cima) e pertanto osservato dall’alto con l’intenzione primaria di individuare l’inizio del sentiero 462 per il ritorno.

In vetta (foto di Fabio)

Si vaga un pò tra la cima ed il santuario poichè non si trovano informazioni  soddisfacenti per portare a termine la nostra escursione nel modo stabilito. Riservandoci di risolvere l’inconveniente scendendo, nella peggiore delle soluzioni, tramite la stradina asfaltata, alfine la nostra attenzione viene improvvisamente richiamata dall’antenna-ripetitore, poco distante dal nostro punto di osservazione, e dal piccolo piazzale (che si scoprirà essere il Belvedere) dove si intravede una sorta di paletto verticale indicatore… Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole…

Dal piazzale Belvedere, appena raggiunto, si intraprende quindi  la discesa programmata fino a contrada Lauri ed al parcheggio presso la colonia di Montebello. (Ore 2 dal Belvedere)

Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.