1. Ouverture Guglielmo Tell I parte - Rossini
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Dal rifugio Averau al rifugio Nuvolau la via (sentiero 439) è abbastanza breve, sicura lungo la larga rampa della cresta nord ovest, ma la musica non cambia: nuvole basse sempre, in alto verso la cima ed in basso verso la forcella appena lasciata, con l’unica variante della folla di escursionisti che sale e scende attratta dalla posizione privilegiata del rifugio stesso, autentico nido d’aquila edificato sulla sommità del monte. Per loro e per noi oggi probabilmente non ci sarà possibilità di apprezzare il panorama offerto dalla cima, come è successo invece in una precedente escursione (anno 1985) con pernottamento in rifugio. (Immagine tratta da altemontagne.it: come dovrebbe essere il panorama invernale dal Nuvolau) Inutilmente si indugia in cima nella speranza che le condizioni atmosferiche migliorino; dobbiamo risalire ancora cima Ra Gusela, scendere al passo Giau e ritornare a Ferrara. Ritornati nel vallone, si segue il 438 fino all’attacco della ferrata, che percorreremo in discesa. Con una scala a pioli e poi per cengia attrezzata, ci si porta alla base delle rocce della parete sud est dove termina la parte attrezzata ma bisogna prestare ancora molta attenzione al ripido e stretto sentiero, in parte franoso. Incrociato il sentiero 443 che verso sinistra porta al rifugio Scoiattoli, si aggira l’impressionante parete verticale della Ra Gusela ed in breve si arriva al passo Giau. Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: in rosso andata e ritorno con percorso in senso orario. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto. |

Mappa della cima:
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