Averau Nuvolau e Ra Gusela

CADORE – DOLOMITI BELLUNESI
Averau 2.649 m
Nuvolau               2.574 m
Ra Gusela               2.595 m
Escursione organizzata privatamente
Organizzata privatamente
estate 2014
Difficoltà:
Escursionisti Esperti Attrezzato EEA
Escurs. Esperti Attrezzato
Scarica traccia GPS in formato GPX, GDB e KMZ
      1. Ouverture Guglielmo Tell I parte - Rossini
 Sentieri attrezzati molto semplici, particolarmente consigliati per coloro che desiderano avvicinarsi a questo tipo di escursioni oppure come allenamento. Alla ferrata Averau possibilità di attraversare uno stretto camino come variante.

Clicca per ingrandireIl Giau (2236 m), panoramico passo dolomitico, ci accoglie avvolti da nuvole basse che lasciano spazio solo all’immaginazione e con una temperatura molto rigida, considerando il periodo ferragostano.

Clicca per ingrandireAbbandonato il breve sentiero lastricato che come traccia bianca si stacca dal passo tra verdi pascoli, si incontra dapprima un curioso cartello e quindi si attraversa, sul sentiero 452, una “rovina” di massi enormi, originata in tempi remoti da una frana staccatasi dalla Ra Gusela. Successivamente il sentiero percorre la base del costone del Nuvolau attraversando i Masarei de Pieza fino ad incrociare la carrareccia che, salendo dal rifugio Fedare accompagna in forcella Nuvolau (2413 m). Clicca per ingrandireIl termometro presso il rifugio Averau, in forcella, segna appena 5° centigradi e l’atmosfera è degna del più classico “fumo di Londra”, con una visibilità che, nel breve, non va oltre poche centinaia di metri mentre in lontananza, più in basso, l’unica zona soleggiata rimane quella delle Cinque Torri.

Clicca per ingrandireNei pressi del rifugio si stacca a destra (indicazioni) un sentiero che dirigendosi a nord, supera in faticosa salita il ghiaione e raggiunge l’attacco della ferrata in corrispondenza della gola nord-est dell’Averau. In rapida successione si affrontano i passaggi, tra i quali un camino, che per rocce gradinate in circa 60 metri attrezzati portano alla base del grande catino di origine glaciale e quindi, per tracce di sentiero, alla vicina croce di vetta.Clicca per ingrandire Con una visibilità veramente ridotta all’osso, si rimane in vetta il tempo necessario per scattare una foto ricordo e si riparte subito per la discesa, la stessa via di salita, nella speranza di avere miglior fortuna sulle due vette successive.Clicca per ingrandire

Dal rifugio Averau al rifugio Nuvolau la via (sentiero 439) è abbastanza breve, sicura lungo la larga rampa della cresta nord ovest, ma la musica non cambia: nuvole basse sempre, in alto verso la cima ed in basso verso la forcella appena lasciata, con l’unica variante della folla di escursionisti che sale e scende attratta dalla posizione privilegiata del rifugio stesso, autentico nido d’aquila edificato sulla sommità del monte. Per loro e per noi oggi probabilmente non ci sarà possibilità di apprezzare il panorama offerto dalla cima, come è successo invece in una precedente escursione (anno 1985) con pernottamento in rifugio.

(Immagine tratta da altemontagne.it: come dovrebbe essere il panorama invernale dal Nuvolau)

Inutilmente si indugia in cima nella speranza che le condizioni atmosferiche migliorino; dobbiamo risalire ancora cima Ra Gusela, scendere al passo Giau e ritornare a Ferrara. Clicca per ingrandireSi lasciano quindi la cima ed il rifugio per affrontare la breve via attrezzata in discesa dal Nuvolau, toccare il fondo del vallone tra Nuvolau e Ra Gusela, abbandonare temporaneamente il sentiero 438 che porta all’attacco della successiva ferrata che ci riporterà al passo Giau e riprendere la salita su stretta traccia e brevi salti di roccia fino alla terza cima, Ra Gusela. In vetta ci accoglie una piccola icona metallica della Vergine Maria a fianco di un grande “ometto” di pietra ma, soprattutto, la gradita sorpresa di una provvidenziale apertura tra le dense nuvole che hanno oppresso la vista fino a quel momento. Dedichiamo quindi alla cima una sosta prolungata per ripagarci di tutto quello che ci è stato negato fino a quel momento.Clicca per ingrandire

Ritornati nel vallone, si segue il 438 fino all’attacco della ferrata, che percorreremo in discesa. Con una scala a pioli e poi per cengia attrezzata, ci si porta alla base delle rocce della parete sud est dove termina la parte attrezzata ma bisogna prestare ancora molta attenzione al ripido e stretto sentiero, in parte franoso. Incrociato il sentiero 443 che verso sinistra porta al rifugio Scoiattoli, si aggira l’impressionante parete verticale della Ra Gusela ed in breve si arriva al passo Giau. Clicca per ingrandire(ore 6 complessive di escursione, senza considerare le soste)

Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: in rosso andata e ritorno con percorso in senso orario. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.

Cartello sul sentiero 452 : clicca per aprire la foto Croce di cima Averau : clicca per aprire la foto 5 Torri : clicca per aprire la foto Averau da Nuvolau : clicca per aprire la foto Averau e Nuvolau dal vallone : clicca per aprire la foto In vetta alla Ra Gusela : clicca per aprire la foto Discesa dalla Ra Gusela : clicca per aprire la foto Ritorno al passo Giau : clicca per aprire la foto

Mappa della cima:

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