1. Aria sulla quarta corda - Coro Tre Pini
|
||||||||||||||
Si parcheggia l’auto alla fine della strada provinciale, nei pressi di un ponte, a quota 1020 metri circa. Un evidente cartello con segnaletica CAI indirizza sul sentiero 145, per escursionisti esperti. Poco oltre, in località Trochetal, il sentiero si biforca: a destra il 146 prosegue per il passo Jocole e sentiero delle Trincee che seguiremo al ritorno. Procediamo invece a sinistra in direzione della Val Granda di Ometto, un’aspra e lunga spaccatura nel versante est della montagna. Intorno quota 1500 metri incontriamo la prima neve, l’ultima di primavera, che ancora abbondante copre il tracciato del sentiero 145. La salita per il ripido e faticoso nevaio, che non presenta tuttavia alcun problema di orientamento, si protrae fin verso quota 1900 metri quando, in corrispondenza di un piccolo terrazzo, si scollina sul versante sud, al cospetto della frastagliata parete nord del Carega. Il sentiero, ormai privo di neve, diviene meno impegnativo e porta in breve ad un trivio (indicazioni CAI) tra il 145 che lasciamo, il 146 che percorreremo al ritorno ed il 114, intuitivo ma non segnalato, che porta su Cima Levante transitando per gallerie e terrazzamenti artificiali, opere belliche risalenti alla prima guerra mondiale (ore 3,15 dal parcheggio).
In discesa da Cima Levante ci riportiamo nuovamente al trivio sopra descritto per riprendere l’escursione sul sentiero 146, in direzione del passo Jocole e della cima omonima. Il sentiero percorre il filo di cresta tra le due cime, interamente occupata da una lunga ed interessante trincea di guerra, ancora ben conservata. E’ necessaria un’ora circa per raggiungere il passo Jocole e successivamente, in pochi minuti, la cima. Molto panoramica come Cima Levante, questa modesta elevazione offre, fatto ormai raro, un segnale trigonometrico dell’Istituto Geografico Militare. Saranno necessarie ancora più di due ore per ritornare al parcheggio, percorrendo in discesa il sentiero 146, molto ripido anch’esso e reso insidioso, nella sua parte finale, da un folto strato di foglie morte. Lungo il percorso di discesa, intorno quota 1600 metri circa, si incontra il piccolo e grazioso bivacco Jocole che merita certamente una breve visita.
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto. |
Mappa della cima:
Travelers' Map is loading...
If you see this after your page is loaded completely, leafletJS files are missing.
If you see this after your page is loaded completely, leafletJS files are missing.
Cosa ne pensi di questa pagina? Lascia il tuo commento:
Non è richiesta la registrazione, bastano pochi secondi!
Sottoscrivi
0 Commenti
Recenti
Ti consiglio di visitare anche le seguenti pagine:
« Monte ZevolaPasubio »