GRUPPO MONTE ROSA | |||||||||
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Il Castore è il più alto delle due vette che vengono normalmente chiamate “i Gemelli”ed è uno dei 4000 più facili e classici dell’intero massiccio del Rosa. La relativa facilità del percorso non deve però ingannare poichè la lunga cresta finale é pur sempre ad una quota considerevole e richiede molta attenzione. 1° giorno: dal Colle Bettaforca (2.676 m) al rifugio Q. Sella (3.585m) Dalla località Stafal (1.823 m), in fondo alla valle di Gressoney dove lasciamo l’auto, si sale con un paio di impianti fino al Colle di Bettaforca. Dalla stazione a monte della seggiovia si prende il sentiero n. 9 che, per coste di sfasciumi, raggiunge il Passo Bettolina, a 2.896 metri di quota. Superata la selletta, si continua in faticosa salita su tracce di sentiero con bolli gialli fino a rimontare la cresta rocciosa sovrastante, ancora immersi tra sfasciumi infiniti.
Da qui inizia un articolato percorso attrezzato che snodandosi sul filo di cresta porta alla spianata con il nuovo rifugio Quintino Sella, dove trascorriamo la notte. (ore 4 da Bettaforca). Il rifugio, accogliente ma spartano, è frequentato da numerosi escursionisti di diversi paesi europei; durante la cena, che si articola in due turni, consumiamo il pasto insieme con alpinisti svizzeri e spagnoli. Un buon bicchiere di vino e la stanchezza accumulata nel corso della giornata (siamo partiti da casa alle 4 del mattino) ci indirizzano presto alle brande assegnate per il riposo notturno, in attesa dell’ascensione del giorno dopo.
2° giorno: dal rifugio Q. Sella alla Punta Castore e ritorno al Colle Bettaforca Sveglia alle 4,30 del mattino e, dopo una veloce colazione, imbragati e con i ramponi calzati, su percorso generalmente tracciato ed alla luce delle pile frontali, si sale facilmente il ghiacciaio del Felik verso nord, appena dietro il rifugio. Superata la Punta Perazzi (3.633 m), si piega leggermente verso nord-est e, salendo con moderazione in direzione della Punta di Felik (3.912 m), ci si porta alla base di un ripido pendio che si affronta faticosamente. Una volta giunti sul crestone nevoso che divide il ghiacciaio del Felik dal sottostante ghiacciaio del Lys, lo si segue verso sinistra fino alla depressione del Colle Felik (4.068 m). Da qui, un breve tratto pianeggiante accompagna ad un secondo, ripido pendio nevoso che, risalitolo, prosegue in cresta nevosa molto esposta, con alcuni saliscendi e facendo attenzione alle eventuali cornici che normalmente si protendono verso sud, fino a raggiungere la vetta del Castore. Dalla vetta il panorama é da mozzafiato: subito sotto di noi, verso nord-ovest, è visibile il Polluce mentre più lontano si distinguono la catena del Breithorn, il Cervino ed il massiccio del Bianco. A sud, nella valle sottostante si intravede il rifugio Q. Sella e, in lontananza, il gruppo del Gran Paradiso mentre ad est gran parte dell’orizzonte è occupato dalla catena del Lyskamm e della piramide Vincent. Il percorso di rientro ricalca esattamente quello della salita. (ore 5,30 circa in totale, da rifugio a rifugio, più altre 3 ore per raggiungere in discesa il Colle Bettaforca)
Percorso disegnato su mappa Google Earth: primo giorno in arancio, dalla stazione a monte della funivia di Colle Bettaforca al rifugio Q. Sella; secondo giorno in rosso-arancio dal rifugio alla cima e ritorno a Stafal.
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