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![]() La Val Formazza viene considerata un pezzo di Svizzera fuori posto. In parte è vero: la sua bellezza, il suo ordine, la sua gente Walser danno questa impressione. Costellata da ben 71 laghi alpini tra i 1800 e i 2500 metri di quota, ha nel Blinnenhorn la sua vetta più elevata. È la più alta cima delle Alpi Lepontine dopo il Monte Leone, ma anche se con una quota relativamente modesta, si trova in un ambiente tipico dell’alta montagna. Merito questo anche del ghiacciaio del Gries che si allunga per più di 6 chilometri in territorio elvetico. (www.caiparabiago.it)
Percorso disegnato su mappa Google: in rosso l’andata, in viola la salita alla cima, in verde il ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.
Splendida escursione di due giorni nel cuore della Val Formazza. Dal Lago di Morasco (si lascia la macchina nei pressi della partenza della funivia di servizio dell’ENEL, 1750 m) scegliamo di percorrere, su suggerimento del gestore del rifugio 3A, un sentiero alternativo (cartello segnavia) al sentierino erto e stretto che corre a strapiombo sul Rio del Sabbione, che scende dal lago omonimo. Superata una prima balza, comunque ripida e faticosa, si arriva al Baitello Zum Sad, una piccola costruzione di pietra e lamiera che segna il punto in cui la salita si interrompe in un piccolo e verde pianoro dove si incontra a destra il bivio per il rifugio Città di Busto. Tenendo la sinistra si procede per I Sabbioni passando sull’altro versante del vallone. Dopo una serie di dossi erbosi e tratti di sfasciumi si giunge nei pressi del Rifugio Mores (2550 m), chiuso, posto poco sopra la diga del lago del Sabbione. Si scende per attraversare la diga e raggiungere il versante opposto del lago dove un sentiero comodo ma in costante salita accompagna al rifugio Claudio e Bruno (2710 m).
“Non so dire, invero, quanta dolcezza, quanto amore
La cima, raggiunta il mattino dopo in circa due ore di tempo, non ha richiesto specifica attrezzatura, che comunque avevamo con noi (imbrago, corda, ramponi, picozza). La parte sommitale del ghiacciaio del Gries è dolcemente inclinata verso la vetta e non presenta difficoltà di sorta.
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