1. Concerto per Oboe e Archi I mov - Corelli
|
||||||||||||||
La val Senales (Schnalstal) è diventata famosa anche tra i non appassionati di montagna per il rinvenimento di Otzi, la mummia dei ghiacci. Tuttavia, pochissimi altri ambiti sulle Alpi possono offrire una moltitudine di cime e ghiacciai come la Val Senales. Si tratta di una valle laterale della grande val Venosta e si sviluppa partendo da Naturno in direzione nord-ovest per terminare a Maso Corto (Kurzras).
E proprio da Maso Corto (2011 m), dove termina la strada asfaltata, ha inizio l’escursione programmata che però sfrutterà, per il primo tratto, un impianto di risalita (seggiovia Roter Kofel) che ci porterà presso il Teufelsegg hutte, a quota 2440 metri. Seguendo il bordo della pista di discesa, praticamente deserta, si affronta senza problemi il dislivello che separa il rifugio appena superato dal Bellavista (quota 2842 m), in bella ed assolata posizione di fronte al ghiacciaio del Giogo Alto, tra la Croda Grigia (3202 m) e Punta di Finale (3514 m).
Panorama verso est-sud. Da sinistra Punta Finale (3514 m), Punta dei Corvi (3415 m), Croda delle Cornacchie (3251 m) e Croda Grigia (3202 m). Foto panoramica di Alberto Zerbini, compagno d’escursione. Si riprende a salire, sempre a bordo pista, seguendo idealmente un secondo impianto di risalita (seggiovia Hintereis) fino alla stazione a monte (quota 3100 circa). Da qui ha inizio la parte più impegnativa dell’escursione per la neve non battuta e mancanza di segnali evidenti, tranne un’unica traccia scialpinistica diretta alla nostra stessa meta. Il percorso finale segue la cresta di confine italo-austriaco che porta alla piccola vetta. (ore 3,00 dal Teufellsegg hutte)
Panorama verso ovest. Da sinistra Punte Saldura e Lagaun (3433 m), Punta Oberettes (3459 m), Palla Bianca (3737 m). Foto panoramica di Alberto Zerbini, compagno d’escursione. Per il ritorno, lasciata la cresta di confine e dopo aver percorso brevemente la stessa via di salita, optiamo per seguire in discesa la cresta rocciosa, ancora in gran parte sotto la neve e segnalata da grandi omini di pietra, che identifica il sentiero estivo di salita alla vetta ed accompagna direttamente, in poco meno di un’ora, al rifugio Bellavista. Nella sua confortevole terrazza ci concediamo una sosta ristoratrice. Per il resto della discesa, il percorso sarà lo stesso dell’andata e richiederà un’ora ulteriore di tempo. (Tutte le foto non firmate sono attribuibili ad Alberto Zerbini, compagno d’escursione) Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto. Il tratto compreso tra Maso Corto e Teufelsegg Hutte è stato coperto in seggiovia, sia all’andata che al ritorno. |
Mappa della cima:
Travelers' Map is loading...
If you see this after your page is loaded completely, leafletJS files are missing.
If you see this after your page is loaded completely, leafletJS files are missing.
Cosa ne pensi di questa pagina? Lascia il tuo commento:
Non è richiesta la registrazione, bastano pochi secondi!
Sottoscrivi
0 Commenti
Recenti
Ti consiglio di visitare anche le seguenti pagine:
« Pale San MartinoLe Crode (I° Croda e Giogo Fichter) »