Nevegal (Prealpi bellunesi)
Data escursione: 13 Dicembre 2021Vetta: Col Faverghera - 1.611 m
Vetta: Brigata Alpina Cadore (ex rifugio) - 1.629 m
Vetta: Col Toront - 1.675 m
Vetta: Col dei Gai - 1.745 m
Organizzata: Privatamente
Difficoltà:
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Questa escursione può essere percorsa attraverso il sentiero delle Creste, molto panoramico ma con diversi saliscendi, oppure tramite la vicina mulattiera, meno panoramica ma con andamento più costante. Considerato il buon innevamento della Valbelluna e della catena del Nevegal, abbiamo optato per il sentiero delle Creste all’andata percorrendo la mulattiera al ritorno.
Dislivello totale: 600 m circa
Quota di partenza: 1.390 metri circa
Quota di arrivo: 1.776 m
Il sentiero delle Creste corre da nord-est a sud-ovest, molto panoramico, a strapiombo sul Fadalto ma sempre in sicurezza, toccando l’elevazione del Col Toront dove, volgendo lo sguardo a sud, il sole riflette i sui raggi sulla laguna veneta e sul mare Adriatico.
Il rifugio 5° Artiglieria Alpina è un rifugio storico. Prima di esso, all’inizio del 1900 vi era edificato il vecchio rifugio Budden, voluto dalla sezione di Belluno del Club Alpino Italiano. La ricostruzione dell’attuale rifugio iniziò intorno al 1937 per opera del colonnello Norcen subentrato al comando del 5° reggimento Artiglieria Alpina. Con l’aiuto dei suoi montagnini e con finanziamenti cittadini, decise di erigere un monumento-sacrario in memoria dei caduti della Grande Guerra. A fianco del rifugio s’innalza la torre cilindrica in pietra, sacello votivo con faro, donato dalla Marina Militare, che irradia la luce del tricolore visibile dal mare Adriatico.
Ridiscesi presso la forcella tra il Col Visentin ed il Col dei Gai abbandoniamo il sentiero delle Creste per procedere verso sinistra sulla forestale in direzione del rifugio Bristòt, di malga Faverghera (chiusi) e La Casera, da cui siamo partiti e che raggiungiamo dopo 2 ore circa dalla cima principale.
Ottima la segnaletica sulla mulattiera che abbiamo percorso al ritorno; ben segnalato anche il sentiero di cresta sebbene l’orientamento risulti intuitivo.
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.