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La salita conduce ad un punto di osservazione eccellente sulla conca di Cortina e sulla val Boite verso la quale precipita con una impressionante parete. Offre inoltre una veduta imponente sull’antistante cima Sorapis. Usufruendo della funivia del Faloria, il dislivello per l´ascensione è abbastanza contenuto; occorre tuttavia fare i conti con l’orario di chiusura dell’impianto stesso per non dover scendere, come nel nostro caso, a piedi fino a Rio Gere.
Dal rifugio Faloria (2123 m), il sentiero 213 conduce in poco più di mezz’ora alla panoramica ed erbosa Forcella Faloria (2309 m). Si transita poi, per sentiero 215, sul ripido e franoso ghiaione che sale faticosamente verso la Sella di Ponta Negra (2636 m), ampia apertura tra la Croda Rota e Ponta Negra ed a picco sulla Val Boite. Si procede verso sinistra, sempre su ripido ghiaione, fino alla Selletta (quota 2738 m), stretta incisione che mette in comunicazione il versante del Faloria con l’ampio circo del Sorapis. Le relazioni di precedenti ascensioni sulla Ponta Negra puntualizzano che occorre fermarsi una quindicina di metri prima della selletta, in versante Faloria, ed affrontare una paretina di 10 metri circa (I° grado, esposto). Sarà invece necessario portarsi una trentina di metri sopra la selletta, nel versante opposto alla nostra meta, per poter individuare dall’alto il tracciato ideale di salita da effettuare. Sarà inoltre nostra cura segnalare con ometti più frequenti la via di salita per trarne poi un vantaggio nella discesa. Superata quindi la paretina ci si porta su una cengia che entra a sinistra in un canalino di sfasciumi e successivamente sul filo di cresta con magnifica visione sul circo del Sorapis ed il laghetto omonimo. Sempre per cresta facile, rocce friabili, cenge e tracce di sentiero si perviene all’esiguo spazio della vetta. (Ore 3,30 dal rifugio Faloria) In discesa, come per la salita e con cautela, fino alla forcella Faloria e quindi sul sentiero 223, molto panoramico, in direzione del rifugio Tondi (2327 m, ore 3,00 dalla cima). Breve sosta ristoratrice presso il rifugio, certi ormai di aver perso l’ultimo viaggio della funivia, e poi giù per le piste da sci ed il sentiero-carrareccia 212 fino a Rio Gere. (Ore 1,20 dal rifugio Tondi) Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: in rosso salita alla cima; in verde discesa a Rio Gere. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto. |
Mappa della cima:
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