1. Cant de not`n montagna - Coro Marmolada (VE)
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La Cengia di Ball ed il suo passaggio chiave, il Passo del Gatto, dove una sporgenza della roccia costringe a procedere carponi oppure a superarla all’esterno con l’ausilio di una corda, rappresentano la parte più esposta e suggestiva di tutto l’itinerario. Oltre questo tratto la cengia diviene più agibile, fino a sbucare sul bordo inferiore dell’enorme vallone detritico compreso fra le due spalle del monte. Da questo punto in avanti il carattere della salita cambia radicalmente: la traccia risale infatti lungamente e faticosamente le ghiaie fino a raggiungere alcuni salti rocciosi arcuati che sembrano ostacolare il proseguimento. Seguendo le tracce, si superano i gradoni e si raggiunge così il circo superiore (il Vant) e poi l’arcuato ciglione occidentale del monte, che unisce la sommità alla Spalla Sud. Da questo vertiginoso terrazzo, a quota 3000 m circa, si supera la cresta sommitale fino alla cima (5-6 ore dal rifugio Venezia). E’ particolarmente impressionante affacciarsi sulla parete nord, che precipita per oltre mille metri sulla Val d’Arcia. Le luci del rifugio Venezia (1946 m), che doveva ospitarci per la notte, hanno guidato la nostra comitiva, proveniente dalla forcella Staulanza (1766 m) e sorpresa dall’oscurità nell’ultimo tratto del percorso, come faro nella notte per i naviganti (2,30 ore dalla forcella Staulanza). Il ritorno dalla vetta verso il rifugio Venezia e la Forcella Staulanza segue la stessa via dell’andata (ancora 5 ore buone!). |
Mappa della cima:
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