1. Smiling - Harry Gregson Williams
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(immagine tratta da:montialpago.it) Transitando da Tambre e Sant’Anna d’Alpago, si arriva a Col Indes. Si parcheggia l’auto in prossimità dell’ultimo agriturismo di questa località (1211 m), malga Pian Grant. L’itinerario segue inizialmente la stradina forestale (sentiero Alpago natura) chiusa al traffico e la percorre superando nell’ordine malga Pian delle Lastre e malga Manteo fino ad aggirare il costone boscoso di cima delle Vacche (Costa Schienon). Appena superato l’imbocco della valle del Cadin si abbandona il sentiero Alpago per iniziare a risalire l’ampio vallone. Da questo punto in poi, nonostante si tratti di un itinerario molto frequentato, specialmente da sci-alpinisti, non si incontreranno più indicazioni di sorta per la cima, che è pur sempre visibile. Non i tradizionali segni bianco rossi dipinti sugli alberi (se fossero stati presenti sulle rocce non sarebbero stati visibili a causa della neve) ne segnali verticali per indicare la via. Non avendo precedentemente frequentato la zona, ci si affida alle numerose tracce lasciate dagli sci-alpinisti transitati prima di noi. Più in alto la vegetazione si fa sempre più rada mentre la pendenza aumenta fino a raggiungere un terrazzo panoramico da dove si ha una completa visione della parte superiore della salita. Dal terrazzo appena raggiunto le tracce lasciate dagli sciatori si diramano in ogni direzione e non appare chiaro se siano state lasciate in salita o discesa. Si decide quindi di affrontare il versante sud-ovest del monte risalendo il ripido “filone Scoat”. Inzainate la ciaspole, si affrontano brevi fasce rocciose (diversi passaggi di primo grado) alternate a zone erbose e piccole macchie nevose fino a raggiungere una zona superiore dove il manto nevoso ritorna uniforme, compatto e meno ripido. In breve si arriva alla vetta con croce lignea e stupenda cresta sommitale orlata di cornici. (ore 4 dal parcheggio) Panorama verso nord dalla cima del Guslon. Da sinistra, in primo piano la catena dell’Alpago con Teverone, Col Nudo e Messer. In secondo piano, sempre da sinistra, Civetta, Pelmo, Antelao, Duranno e Cima dei Preti. Complice la bellissima giornata di sole, il panorama offerto alla vista è veramente superbo. Ma ciò che colpisce di più è la visione dei riflessi del sole sul mare Adriatico e sulla laguna veneta delimitata dai litorali di Pellestrina e del Lido. Panorama verso sud-est dalla cima del Guslon. Da sinistra Cimon di Palantina e monte Colombera. All’orizzonte i riflessi del sole sul mare Adriatico. Dalla cima appare chiaro il percorso da seguire per la discesa. Seguendo il filo della cresta di vetta si segue per un pò il “filone del Guslon” per poi imboccare la valle del Scoat che ci riporta ad intersecare il sentiero di salita e successivamente la stradina forestale “sentiero Alpago natura” fino al parcheggio della malga Pian Grant (ore 2,30 dalla cima). (Tutte le foto non firmate sono attribuibili ad Alberto Zerbini, compagno d’escursione)
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto. |
Mappa della cima:
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