Gran Zebrù

GRUPPO ORTLES-CEVEDALE
Gran Zebrù
3.851 m
Organizzata dal Club Alpino Italiano Organizzata dal CAI
estate 1988
Difficoltà:
Alpinistica AG PD
Alpinistica su ghiaccio, poco difficile

Quando, nell’estate del 1864, Francis Fox Tuckett con i fratelli Buxton e le guide Biener e Michel raggiunse la vetta, il Gran Zebrù, o Konigsspitze come è chiamata quella montagna sul versante tirolese, si riteneva non fosse mai stato salito.

Esiste comunque la possibilità, ancora oggi avvolta in un alone di leggenda, che la cima sia stata salita in solitaria dal seminarista bavarese Stephan Steiberger dieci anni prima di Tuckett. (La Rivista del Cai, sett-ott. 2004)

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 Gran Zebrù: in cima con vista su Ortles : clicca per aprire la foto  Gran Zebrù: in cima con vista sul Cevedale : clicca per aprire la foto

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 Gran Zebrù: rifugio Pizzini : clicca per aprire la foto  Gran Zebrù e Ortles dalla vedretta del Cevedale : clicca per aprire la foto

Altra stupenda piramide di roccia e ghiaccio dove la distanza relativamente breve della cima dal rifugio Pizzini, che ci ha ospitato per una notte, ed il forte dislivello altimetrico, oltre mille metri, sono stati superati senza eccessivi problemi grazie soprattutto all’ottimo passo del capo cordata ed amico che ci ha accompagnato nella salita.

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 Gran Zebrù e Ortles visti dal Cevedale : clicca per aprire la foto  Gran Zebrù: salita alla cima : clicca per aprire la foto  Gran Zebrù: tracciato della via di salita : clicca per aprire la foto

Dal parcheggio del rifugio albergo dei Forni (2.176 m) si sale il versante destro della Val Cedèc  che procede in lenta salita mantenendosi sul fondo valle. Dopo circa un’ora e mezza, un’ultima breve salita porta al rifugio Pizzini (2.706 m), situato in posizione panoramica. Alle spalle del rifugio Pizzini inizia la via normale che risalendo la morena porta alla vedretta del Gran Zebrù. Si risale il ghiacciaio portandosi verso destra, per raggiungere la base del cosidetto “canalino”, un ripido pendio di neve e sassi che porta alla Spalla (3.462 m). Oltre la “spalla”un ripido pendio ed elementari roccette portano alla cresta di neve che, percorsa, fa giungere alla grande croce della vetta.

Ottima vista su l’Ortles e le ‘tredici cime’. Ritorno per la stessa via di salita.

Percorso tracciato su mappa Google Earth: in verde primo giorno salita al rifugio Pizzini; in rosso secondo giorno salita alla cima e ritorno al parcheggio.

Mappa della cima:

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