1. Piano Sonata No 14 - Beethoven
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Arrivai, per la prima volta, alla Forcella de la Puina circa 34 anni fa, allorchè mi trovavo a trascorrere un periodo di vacanze estive in Val Zoldana con moglie e figlio piccolo. Ritorno volentieri, a distanza di tempo, in posti visitati tanti anni prima per cogliere ciò che a volte è rimasto immutato oppure ha subito alterazioni di rilievo. Questa volta sono stato sospinto lassù dalla curiosità di una ciaspolata notturna, senza poter cogliere, a causa del buio, elemento alcuno di stabilità o variabilità. “La collocazione aperta e solatia sui dolci declivi erbosi del Col de la Puina, l’eccellente panorama sulla vertiginosa parete nord del Pelmo e le comode via di accesso rendono il rifugio Città di Fiume una meta particolarmente apprezzata dall’escursionista alpino e turistico. Vi rivivono, al suo interno, i ricordi dei numerosi rifugi persi in terra istriana e quelli più cari di tanti alpinisti costretti ad una diaspora ingiusta e crudele” (caiveneto.it)
Si parte poco sotto Forcella Staulanza, in Val Fiorentina, a quota 1660 m circa, in prossimità di un tornate della strada provinciale che collega Pecol di Zoldo con Pescul, intorno alle ore 16,30. Il sentiero-carrareccia 467 che porta al rifugio Città di Fiume è stato ben battuto da un gatto delle nevi e si potrebbe procedere anche senza ciaspole, nonostante l’abbondante innevamento. Si rimane al cospetto della stupenda parete nord del Pelmo rischiarata dalla luce crepuscolare del sole per breve tempo finchè non si abbandona la facile pista per addentrarsi nel fitto bosco di abeti, carichi di neve, seguendo una traccia (ciaspole indispensabili) che rappresenta una variante di salita al rifugio, leggermente più impegnativa ma altamente suggestiva nella sua cornice invernale. In un’ora circa si arriva nella grande spianata del rifugio (1917 m) quando il cielo appare rischiarato soltanto ad occidente mentre sopra di noi e ad oriente è sera ormai. E’ troppo presto per la cena prenotata e quindi si continua in direzione della forcella con l’aiuto di qualche pila frontale, transitando sul versante nord-ovest della Punta de la Puina. La salita è tranquilla ed in poco meno di un’ora si arriva alla forcella quando la luna piena è a perpendicolo sulla cima dell’Antelao. Nonostante la sera, la luce lunare riflessa della neve offre ottime condizioni di visibilità. Il ritorno al rifugio segue la stessa traccia della salita ed intorno alle 19,30 sediamo a tavola, allegri e soddisfatti, in attesa di consumare la cena. Il ritorno al parcheggio avviene seguendo per intero il sentiero-carrareccia che, transitando nei pressi di malga Fiorentina (1830 m), ci riporta alla meta in poco meno di un’ora.
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto. |
Mappa della cima:
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