1. Autunno I mov - Vivaldi
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Dopo aver superato il lago ed il rifugio Fonteghi, si raggiunge il piccolo parcheggio di “le Buse” dove è possibile parcheggiare l’auto (1160 m). Dal piazzale si stacca il sentiero 727A che risale lungamente l’ombroso fianco destro della vallata, non molto distante dalla carrareccia (727) che incontra definitivamente intorno quota 1550 per continuare poi, in un’unica soluzione, in direzione del rifugio Bruno Boz (1718 m). Raggiunto in poco meno di due ore dalla partenza, il rifugio è situato presso un’ampia conca prativa racchiusa a nord dal massiccio del Cimonega, ad est dalla cresta erbosa con i passi Alvis e De Mur ed a sud dalla catena delle Vette Feltrine. Percorso disegnato su mappa Kompass. Nonostante le ottime indicazioni trovate lungo il sentiero 727A, presso il rifugio Boz raccogliamo informazioni riguardo il resto della nostra escursione. Su consiglio del gestore si decide di percorrere il sentiero di cresta, erboso, esposto e molto panoramico, tra il passo Alvis (1880 m) ed il De Mur (1867 m) prima di seguire il sentiero 748 che percorre la zona settentrionale della vallata. Esso conduce verso ovest tagliando i bastioni meridionali del Sass de Mur fino a raggiungere quota 1824 m, caratterizzata da un ripido e stretto vallone da cui scende il rio Neva. Poco distante, secondo le mappe della zona, dovrebbe svoltare a destra la traccia di sentiero per la cima del monte Neva, quattrocento metri più in alto. Fortemente sconsigliata dal gestore del rifugio la salita da questo versante, si procede sempre sul 748 fino a raggiungere la sommità del Col S. Piero (1954 m). Da questo poggio erboso si svolta verso destra (sbiadita indicazione per la cima dipinta su un masso quasi nascosto dall’erba alta) lungo il crinale sud-ovest del Neva. La salita procede dapprima tra una fitta vegetazione di mughi e poi su terreno roccioso più esposto fino alla cima erbosa con ometto di sasso (ore 4,30 circa dal parcheggio). La cima offre una splendida visione sulla cima d’Asta e sui Lagorai orientali, le Pale di San Martino leggermente imbiancate, la mole incombente del Sass de Mur, le Vette Feltrine con il vicino Sasso di Scarnia ed il più lontano Pavione. Per il ritorno si procede a ritroso fino al Col S. Piero per riprendere poi il sentiero 748 che discende il versante opposto della vallata. Ritornati nuovamente nel folto del bosco, non lo si lascia più se non in poche, isolate e soleggiate radure (casera Scaorin 1553 m) fino ad intersecare nuovamente una carrareccia che accompagna al rifugio Fonteghi. Istruiti preventivamente, sempre dal gestore del rifugio Boz, poniamo attenzione alla deviazione a sinistra, ahinoi non segnalata, con unici riferimenti un grande faggio (in un bosco di faggi!) ed una stanga verde di ferro! Trovato il bivio, si scende velocemente in località Vaticano (1150 m), nei pressi della strada principale e da qui, in breve, si risale verso il parcheggio (ore 2,30 dalla cima).
(Tutte le foto non firmate sono attribuibili ad Alberto Zerbini, compagno d’escursione)
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto. |
Mappa della cima:
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