PREALPI VENETE |
Cima Portule |
2.308 m |
(Altopiano di Asiago) |
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Organizzata privatamente
primavera 2011 |
Difficoltà:
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E
Escursionisti |
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La dorsale longitudinale dei monti Meatta e Portule, separati da Bocchetta Portule, origina alla confluenza delle valli Galmarara e d’Assa. Interseca perpendicolarmente il crinale che delimita a nord tutto l’altopiano di Asiago e che sprofonda nella val Sugana con un balzo di quasi duemila metri. Dal crinale si osserva in maniera netta la diversità ambientale dell’altopiano: da una parte dominano le caratteristiche carsiche, vasti spazi rocciosi intervallati da profonde doline con vegetazione formata da intricati mughi, dall’altra prevalgono ondulati pascoli e macchie boschive.
Poco a nord di Bassano, in località Valstagna, le grotte di Oliero raccolgono gli scarichi idrici più importanti del massiccio carsico dei Sette Comuni. Da esse fuoriesce la maggior parte dell’acqua assorbita attraverso i numerosi inghiottitoi e voragini dell’Altipiano di Asiago. |
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Da malga Larici, a quota 1615 m circa, e fino alla cima del Portule il percorso è comune all’escursione compiuta cinque anni prima. Si transita inizialmente lungo il tratto di carrareccia militare della prima guerra mondiale (Val Renzola) per abbandonarlo più avanti e risalire faticosamente, verso sinistra, il crinale fino a Porta Renzola (1949 m). Alla forcella si apre uno stupendo panorama verso nord, sulla vicina catena dei Lagorai fino a Cima d’Asta e, più lontano ad occidente, sui gruppi del Brenta, Presanella ed Adamello.
La salita riprende intensa lungo la linea di cresta per giungere sulla cima del Portule dopo due ore dalla partenza.
Il sentiero di ritorno segue il crinale che si abbassa dolcemente, sempre molto esposto a destra sulla Val Renzola ed in presenza di forti cornici di neve mentre a sinistra il pendio è più dolce. Abbandona successivamente il filo di cresta rientrando nel caratteristico ambiente carsico, punteggiato di doline ed inghiottitoi con tipica vegetazione a mugo , fino ad incrociare la strada militare, percorsa all’inizio, che riporta a destra in Val Renzola, attraverso Bocchetta Portule, ed a sinistra in Val Galmarara. Nei pressi di Bocchetta Portule (1937 m) si può visitare una fortificazione austriaca scavata nella roccia e risalente al periodo della Grande Guerra.
Il rientro, semplice ed un pò noioso, ripercorre nuovamente l’intera Val Renzola sulla vecchia carrareccia militare fino a malga Larici (due ore e mezza dalla cima).


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