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Cima principale delle Dolomiti orientali, è seconda per altezza soltanto alla Marmolada. Per la sua posizione e per l’affascinante profilo, specialmente visto da ovest, l’Antelao viene denominato il “Re delle Dolomiti”. Da S. Vito di Cadore l’escursione può essere facilitata utilizzando l’impianto a fune che raggiunge il rifugio Scotter a quota 1580 m. Da qui per facile sentiero si perviene al rifugio Galassi in poco più di due ore. Dal rifugio Galassi (m 2.018), vecchia casermetta militare posta ad est della Forcella Piccola e da molti anni adibita a rifugio alpino, si sale verso sud per traccia di sentiero attraverso la conca erbosa, poi in salita nel ghiaione verso le «Laste» del versante nord, in un grandioso ambiente alpino. Itinerario lungo e faticoso, talvolta sottovalutato. La zona superiore delle Laste può rimanere innevata fino ad inizio estate; inoltre dopo temporali o maltempo può essere vetrata o coperta da neve fresca. Un particolare fattore di sicurezza viene offerto dal bivacco fisso Piero Cosi (m 3.111) che si trova, nascosto dietro uno spigolo, a 150 metri dalla cima (4 ore circa dal rifugio Galassi). Le placche inclinate del costone nord offrono scarse possibilità di sicurezza e sono necessari passo sicuro e massima attenzione per la roccia coperta da ghiaino, soprattutto in discesa. Nel tratto finale passaggi di II°. Lunga ed impegnativa anche la discesa, almeno fino alla Forcella Piccola, per la stessa via di salita, poi con facilità si ritorna allo Scotter ed a San Vito con l’impianto. Percorso tracciato su mappa Google Earth: in rosso, primo giorno da rifugio a rifugio; in rosso-giallo salita alla cima; in giallo-rosso ritorno. |
Mappa della cima:
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