Monte Sief

DOLOMITI – COL DI LANA SET SAS
Monte Sief 2.424 m
Escursione organizzata privatamente
Organizzata privatamente
fine autunno 2014
Difficoltà:
Escursionisti EAI
Escursionisti ambiente innev.
Scarica traccia GPS in formato GPX, GDB e KMZ
      1. Prelude op 28 no 4 - Chopin
 Nel periodo Triassico, tra le nascenti strutture delle scogliere coralline dolomitiche s’insinuarono enormi condotti magmatici che diedero origine al gruppo Col di Lana – Sief, insieme con i vicini monte Pore, a sud-est, e la catena del Padon ad ovest. Di natura vulcanica, queste montagne si differenziano nettamente dalle cime dolomitiche adiacenti, Set Sas – Lagazuoi – Tofane. (magicoveneto.it)
Fontana presso tabià

Località di confine tra l’impero Austro-Ungarico ed il regno d’Italia, il Col di Lana fu teatro di aspri combattimenti nel corso della prima guerra mondiale lasciando sul terreno migliaia di morti. Salita al passo Sief È noto in particolare l’episodio della mina fatta esplodere dai genieri italiani il 17 aprile del 1916. Costituita da 5 tonnellate di dinamite, esplose alle 23:35 circa. Una parte della montagna crollò per gli effetti dell’esplosione, causando la morte della metà del contingente austriaco e consentendo quindi agli italiani di occupare la vetta. L’anno successivo, a seguito della disfatta di Caporetto, i soldati italiani dovettero abbandonare la posizione (wikipedia.org)

Panorama dal passo Sief verso nord-est: Set Sas, Lagazuoi e Tofana, Averau-Nuvolau-Ra Gusela, Formin, Cernera e Pelmo.

Panorama dal passo Sief

Crinale delle SelegheIl sentiero inizia nei pressi dei ruderi del castello di Andraz (1740 metri circa), edificato sopra un enorme masso erratico, di cui si hanno notizie a partire dal XI secolo. Si sale in direzione ovest, dapprima tra boschi e poi tra numerosi tabià per lo stoccaggio del fieno e bosco sempre più rado. Il manto nevoso è scarso, considerato il periodo (19 dicembre). Sarà necessario calzare le ciaspole soltanto intorno quota 1950 m dove l’ampio pendio si fa più ripido per raggiungere il passo Sief (2209 m), sella molto larga oltre la quale si aprono i grandi campi innevati del Cherz e Pralongià. Croce di vettaAl passo, volgendo verso sinistra e tralasciando poco oltre la deviazione del Teriol Ladin che percorre l’ampio cratere nord sotto le due cime, si affronta la parte più impegnativa dell’intero percorso, il crinale delle Seleghe, solcato da resti di trincee e gallerie di guerra in parte sepolte sotto la neve, che conduce alla cima del monte Sief (ore 3 da Andraz).

 

Panorama dal monte Sief verso sud-ovest: dal Col di Lana in primo piano, Pale San Martino (sotto il sole), Marmolada, Sella fino al gruppo Puez-Odle. (Foto di Alberto Zerbini, compagno d’escursione)

Panorama dalla cima

La vetta, con croce metallica e lapide commemorativa, assicura un panorama assolutamente fantastico.

Crocefisso presso bivacco SiefPer il ritorno si percorre lo stesso itinerario della salita fino al passo e quindi si procede verso nord in direzione del gruppo Set Sas per giungere nei pressi di un crocefisso ligneo, posto in bella posizione panoramica, e del bivacco Sief (2262 m) eretto sotto il Pico SetSas. Dal bivacco si seguono inizialmente i segni del sentiero 23 che porta verso il passo Valparola attraverso i prati di Gerda per poi deviare liberamente verso destra (assenza di indicazioni) e scendere velocemente tra mughi in direzione del tabià di Teresa e del bivio incontrato al mattino durante la salita. Profilo altimetrico

 

Da questo punto, il ritorno al castello di Andraz segue il medesimo percorso di salita. (ore 2,30 dalla cima del Sief)

(Tutte le foto non firmate sono attribuibili ad Alberto Zerbini,      compagno d’escursione)

 

Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.

Tracciato del percorso

Castello di Andraz Piana di Federe Bivio Ritorno Cima Crinale delle Seleghe Passo Sief Bivacco Sief da crocefisso

Mappa della cima:

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