Cima Gallina

DOLOMITI AMPEZZANE
Cima Gallina (postazioni militari) 2.340 m
Seconda cima
2.320 m
Escursione organizzata privatamente
Organizzata privatamente
fine dicembre 2019
Difficoltà:
Escursionisti EspertiEEAI
Escursionisti Esperti Ambiente Innevato
Scarica traccia GPS in formato GPX, GDB e KMZ
      1. Dolinta (Crodaioli)
Catena Col Gallina

La catena dolomitica del Col Gallina e Croda Negra, con regolari lastronate, degrada verso il passo Falzarego, nella sua zona meridionale. In tempi recenti, grazie all’ammirevole lavoro di alcuni volontari, sono stati ristrutturati alcuni manufatti militari dell’avamposto italiano d’artiglieria a Cima Gallina, sull’anticima dell’omonima vetta principale (2372 m).  

La salita invernale inizia dal parcheggio nei pressi del rifugio Col Gallina (2055 m), un chilometro circa prima del passo Falzarego, nel versante di Cortina d’Ampezzo. Transitando a lato del rifugio ed evitando volutamente la pista di sci, si sale con itinerario libero ed in maniera graduale verso sud, puntando in direzione dell’evidente ampio valico compreso tra la possente Croda Negra (o Punta Gallina), punto più alto della catena, e cima Gallina, con le sue fortificazioni risalenti all’epoca del I° conflitto mondiale.Verso il valico

Alternando dolci pendii a tratti leggermente più impegnativi, si raggiunge l’ampio valico sospinti da un forte vento di maestrale. Straordinario il panorama verso il Sasso di Stria, il Lagazuoi, le Torri Falzarego, il Col dei Bos e la Tofana di Rozes. Una serie stupenda di guglie, pinnacoli ed anfratti segnala la cresta finale che precipita sui sottostanti prati di Pre da Pontin. Dal valico si devia a destra con alcuni saliscendi fino ad una forcella (croce di legno) e, aggirando lo sperone roccioso del versante meridionale di Cima Gallina, si raggiunge il caposaldo di artiglieria italiana della Grande Guerra. Guglie pinnacoli ed anfratti

La postazione italiana era dotata di alloggi, in baracca ed in caverna, per ufficiali e soldati, di una batteria di artiglieria puntata verso le posizioni austriache del Lagazuoi e del Col dei Bos ed un osservatorio. (Ore 1,40 circa dal parcheggio)

Dopo una visita veloce ai manufatti militari, chiusi e parzialmente sommersi nella neve, ci concediamo una lunga sosta protetti dal fastidiosissimo vento, godendo del lieve tepore offerto dal sole di questa fredda giornata invernale.

Postazioni della guerra 15/18Alla fine della sosta, si ritorna in direzione della forcella (croce di legno) e del valico di cresta per indirizzarci a sinistra verso il sottostante, e recente, bivacco Starlight Room Dolomites (2290 m circa).

Toccare il cielo con un dito, provare l’emozione insolita di ritrovarsi a tu per tu con le stelle e sentire lo stupore di dormire avvolti da imponenti cattedrali di roccia, respirare la libertà, affascinati dalla magia di un paesaggio unico al mondo. Dal tramonto all’alba, custodi di Madre Natura, sovrani del mondo. Romantica e sorprendente, la Starlight Room Dolomites 360° è un mix di sensazioni irripetibili da provare in qualsiasi periodo dell’anno. Una camera mobile realizzata in legno di abete e con pareti in vetro, capace di ruotare su se stessa di 360° per regalare in ogni momento la migliore prospettiva e seguire il movimento degli astri.

Oltre lo Starlight Room, a lato della pista di sci, si scende ancora un pò per riprendere nuovamente a salire verso la seconda cima di giornata, l’anticima vera e propria della vetta principale. Pochi minuti di ripida salita, su un manto nevoso incontaminato, sono necessari per raggiungere la nuova quota, ancora frustati dal vento ribelle. (Mezz’ora dalle postazioni militari)Arrivo sulla seconda cima

Profilo altimetrico

 

 

 

Ritorniamo sui nostri passi fin sotto allo Starlight Room per riprendere la discesa in direzione del passo Falzarego (2105 m) tralasciando la frequentazione della pista di discesa. Un veloce attraversamento della strada regionale 48, svicolando in mezzo ad una selva di auto parcheggiate, e si riprende a ciaspolare sulle tracce del sentiero estivo 424 che ci riporterà al parcheggio di partenza. (ore 2 dalle postazioni militari di cima Gallina)Passo Falzarego

 

 

 

 

(Tutte le foto non firmate sono attribuibili ad Alberto Zerbini)

Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.

Mappa Google Hearth

Mappa della cima:

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