Ciastelin e Ciarido

DOLOMITI CENTRO CADORE (Marmarole)
Ciastelin quota max. 2.436 m
II° Forcella S. Piero (Ciarido) 2.309 m
Escursione organizzata privatamente
Organizzata privatamente
luglio 2019
Difficoltà:
Alpinistica EE AR PD I
Escursionisti Esperti, Alpinistica su roccia, poco difficile – primo grado
gps
Scarica traccia GPS in formato GPX, GDB e KMZ
      1. Incompiuta I mov - Schubert sito
Il gruppo delle Marmarole è una catena dolomitica di centro Cadore stretta tra la Val D’Ansiei a nord, la Val D’Oten a sud ed è delimitato ad ovest dal gruppo del Sorapiss. A differenza della catena occidentale e centrale, quella orientale, con la Croda Bianca, il Ciastelin e il Ciarido, presenta cime relativamente meno elevate.  Il Pian dei Buoi è il punto accessibile più ad est del gruppo che si eleva a picco sui prati che ospitano i rifugi Ciareido e Baion.
La via normale di salita al monte Ciastelin (2570 m), cima poco frequentata delle Marmarole orientali, è parzialmente segnalata con vernice rossa, ma i bolli sono molto sbiaditi e spesso poco visibili. Può presentare possibili difficoltà di orientamento in caso di nuvole basse in quanto l´avvicinamento è per prati molto ripidi ed in assenza di traccia.

Parafrasando la famosa citazione del quinto canto dell’inferno di Dante, potrei sintetizzare l’escursione descritta nel seguente modo: “Accidenti al Ciastelin, a come il percorso è stato segnato che’l modo ancor m’offende”.

Mappa Kompass

La stretta forestale militare, asfaltata fin quasi al Pian dei Buoi (1810 m circa), sale da Lozzo di Cadore per circa 15 km ed è percorribile in automobile a senso alternato (controllare orari salita e discesa). Si parcheggia nei pressi di un bivio dove a destra, in ripida salita, si va al rifugio Ciareido (1969 m) mentre a sinistra la forestale sterrata si dirige verso il rifugio Baion (1828 m).

Dal rifugio Ciareido, raggiungibile in poco meno di mezz’ora dal parcheggio, è evidente la cima e buona parte della via di salita, per prati fin sotto alcune terrazze ghiaiose che si vedono sotto le pareti del castello sommitale del monte.

Panorama dal sentiero 272 nei pressi del rifugio Ciareido. Da sinistra il gruppo Ciastelin, parzialmente coperto dalle nuvole, il Pupo presso la forcella S. Piero ed il gruppo Ciarido.

Panorama

Forcella S. Piero e PupoDal rifugio si prende il sentiero 272 (altavia n. 5) per il Baion e fuori dal bosco, tra i radi mughi, si ignora la deviazione a destra, appena visibile la scritta “Pupo“, che porta verso la forcella S. Piero ed il sentiero parzialmente attrezzato Amalio Da Prà che circumnaviga il monte Ciarido (o Ciareido in alcune mappe). Restauratore di omettiPiù tardi si abbandona il sentiero 272 (ometto e segno rosso) per salire, sempre a destra, per prati e rocce fino ad una lingua di neve protetta da un profondo canalone. Incontriamo rari segni rossi ed alcuni ometti, che ci predisponiamo a fortificare ed innalzare poichè la loro presenza potrebbe tornare utile nella discesa.

 

Profilo altimetrico

Si sale su prati molto ripidi e qualche salto di roccia; in prossimità di una grande cavità naturale si devia a destra superando un canalino roccioso di una decina di metri (presente una corda da roccia fissata ad un chiodo, inutile a mio parere) fin sotto la parete della punta centrale delle tre che compongono il monte Ciastelin. La si segue con attenzione fino ad un piccolo terrazzino erboso, affacciato sul profondo canale tra la cima ed il Campanile Ciastelin dove, incredibilmente scompaiono i segni rossi ed ogni altra indicazione. Terrazzino di arrivoSul terrazzino termina la nostra fatica anche perchè la probabile ed unica via di salita sembrerebbe passare attraverso una stretta ed esposta cengia poco rassicurante.

 

Dopo tre ore di salita, sono ormai le 12,00, a quota 2436 m, volgiamo i piedi verso valle ed iniziamo la discesa che ricalca sostanzialmente la stessa via di salita. A quota 2060 m circa tagliamo verso sinistra in direzione del sentiero, visto dall’alto, che porta verso l’inconfondibile Pupo, monolite roccioso che si stacca dalla forcella S. Piero. Dopo una salita altrettanto dura si arriva in forcella (2298 m). Sono le ore 14,00; la delusione e rabbia, patite dalla mancata ascensione alla cima del Ciastelin, vengono ampiamente ripagate dal panorama, semplicemente favoloso, che si offre ai nostri occhi.Tre pupi Una seconda e più ardita forcella, quotata 2309 m dal mio navigatore satellitare, che si apre poco distante da quella di S. Piero, offre la parte rimanente dello spettacolare panorama verso est e sul monolite del Pupo.

(Tutte le foto non firmate sono attribuibili ad Alberto Zerbini)

Panorama da forcella S. Piero. Da sinistra, in secondo piano, la Croda Alta; più lontano i Cadini di Misurina, le Tre Cime di Lavaredo, le Crode Fiscaline e Cima XII. A destra in primo piano la seconda forcella raggiunta.

Panorama

Il tempo per completare l’anello Da Prà intorno al Ciarido sarebbe sufficiente ma non la forza nelle gambe. Ritorniamo quindi al rifugio Ciareido ed al parcheggio del Pian dei Buoi durante la successiva ora di discesa. (In totale ore 6 senza soste)

Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si òvisualizzare la foto.

Mappa Google Earth

Mappa della cima:

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